Unit 8.1
L’accento grafico
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Introduction
L’accento è la forza e l’intensità che mettiamo nel pronunciare una certa sillaba.
Form
La sillaba su cui cade l’accento, abbiamo detto, si dice tonica, mentre le altre si chiamano atone (cioè “prive di accento”).
Ogni parola ha un accento tonico (che è quello che permette di classificare le parole in tronche, piane, sdrucciole e bisdrucciole), ma solo alcune parole hanno anche quello grafico, cioè che si scrive. L’ortografia, in questo caso, distingue due tipi di accento, uno acuto (ˊ) e uno grave (ˋ).
Example
L’accento grafico è obbligatorio in parole come:
- caffè, città, però; (accenti gravi)
- lunedì, martedì, giovedì;
- chissà, quassù, ventitré (accento acuto);
- ciò, già, giù, più, può, scià, piè.
Use
L’accento è obbligatorio:
- quando cade sull’ultima vocale di una parola;
- nei giorni della settimana che terminano in dì;
- sui composti di tre, re, blu, me, sa, so, su;
- in alcuni monosillabi (eccetto qui e qua e quelli del precedente esempio).
L’accento acuto (ˊ) si mette su e, o chiuse, mentre quello grave (ˋ) su e, o aperte e su a, i, u.
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